Quali sono? Di seguito ti forniamo alcune informazioni sull’evoluzione più recente di questo settore, da cui ricavare utili spunti per la tua strategia di marketing.
Il principale target del settore? I millennial
I dati statistici raccolti da Sojern testimoniano ancora una volta che i viaggiatori più frequenti sono sempre di più i millennial. I nati nel nuovo millennio stanno superando i boomer, le persone nate o cresciute durante il boom economico italiano degli anni ’60, soprattutto in relazione ad alcune mete.
Tra le destinazioni più gradite dei millennial restano gli USA, con circa il 14% delle ricerche che riguardano solamente la prenotazione del volo e con il 25% dei click sulle diverse modalità e opzioni di soggiorno.
Oltre ai millennials, occhio anche alla generazione Z, la quale si dice pronta ad incrementare il proprio budget di circa il 70/80%: insomma, l’Italia si configura come una delle potenze mondiali in ambito turismo a causa degli innumerevoli viaggiatori che partono dal Bel Paese verso le destinazioni più disparate.
Parliamo di anywhere travel: cos’è?
In realtà, i millennial tendono a ricercare il lato più avventuroso del viaggio, mettendo al primo posto l’esperienza anziché la meta in sé.
Da qui scaturisce il fenomeno dell’anywhere travel: per il viaggiatore non conta più tanto il posto, quanto l’esperienza unica da vivere.
Ciò costituisce una grande boccata d’ossigeno per tutte quelle mete poco selezionate e contrasta l’overtourism verso le città che vanno per la maggiore.
Turismo sostenibile? Le tendenze del 2023
La sezione dell’Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano ha condotto alcuni studi statistici che hanno evidenziato come la sostenibilità stia diventando sempre di più un parametro tenuto in alta considerazione nell’organizzazione di un viaggio.
In questo, la generazione Z si sta ergendo a pioniere nella selezione delle modalità di viaggio che rispettino l’ambiente e incentrate sulla sostenibilità.
Nel 2023 il turismo punta sul bleisure!
Da quando le restrizioni legate alla pandemia si sono notevolmente allentate, uno dei trend maggiormente in espansione e che sicuramente caratterizzerà anche il turismo del 2023 è il cosiddetto bleisure, neologismo che indica la perfetta fusione tra viaggio di lavoro e di piacere.
Poiché il bleisure è diventato una scelta comune per molti viaggiatori, gli operatori turistici dovrebbero considerare l’integrazione di pacchetti di bleisure nelle loro offerte di viaggio, combinando attività di lavoro con attività di svago per attrarre i clienti. Questo potrebbe includere la creazione di pacchetti speciali per coloro che lavorano da remoto o per coloro che partecipano a conferenze e riunioni di lavoro.
Il bleisure rappresenta un’opportunità di business per le aziende turistiche e gli hotel, ma richiede un’adeguata attenzione alle esigenze dei propri clienti e una capacità di fornire servizi che soddisfino sia i bisogni legati al lavoro che quelli legati al tempo libero.
Cambiano gli assetti: i vantaggi per l’Italia
Gli assetti geopolitici e postpandemici internazionali hanno provocato una restrizione dell’offerta in alcune destinazioni del mondo.
La guerra e il Covid, secondo i dati Sojern, hanno fatto registrare incrementi significativi nelle ricerche di voli domestici e internazionali verso l’Italia, così come nelle ricerche di hotel sia all’interno sia all’esterno del Paese.
Questo è un momento propizio per le destinazioni turistiche italiane e gli hotel per consolidare la loro posizione nel mercato globale del turismo. È importante sfruttare questa opportunità per investire nella promozione e nella crescita del settore turistico italiano, migliorando l’esperienza dei turisti e la loro soddisfazione.