Stiamo parlando dei Google Quality Raters, in italiano “valutatori della qualità” di Google, una pattuglia di 14 mila persone che, seguendo specifiche linee guida, sono chiamate a giudicare la pertinenza e l’utilità delle risposte fornite da Big G in relazione a una determinata ricerca.
In questo articolo cercheremo di rendere più chiaro chi sono e cosa fanno i quality rater, il lato umano di Google.
Chi sono i Quality Rater di Google
I Quality Rater di Google (GQR) sono dei collaboratori a progetto, esterni a Google, che hanno il compito di vigilare sulla qualità dei risultati di ricerca al fine di evitare lo spam, le fake news, che possono essere pericolose, e i risultati troppo faziosi o scorretti.
Solitamente è Google a contattare le persone che ritiene idonee come potenziali valutatori, ma è anche possibile proporre la propria candidatura visitando i siti delle società appaltanti, come Leapforce o Butler Hill, e controllando la disponibilità per la figura ricercata.
I requisiti richiesti per il lavoro, il cui compenso si aggira intorno ai 13,5 dollari l’ora, sono un’ineccepibile familiarità con la lingua inglese e con l’uso dei motori di ricerca, nonché un’ottima conoscenza delle dinamiche politiche e culturali del Paese di residenza.
È bene precisare che il quality rater non decide il posizionamento di un determinato indirizzo nelle SERP, compito impossibile per un essere umano, ma si limita a valutare il funzionamento dell’algoritmo sulla base di una serie di linee guida soggette a continue modifiche da parte di Google.
Come avviene il processo di valutazione dei Quality Rater?
Per ottenere l’incarico, gli aspiranti quality rater devono sostenere due prove, una teorica e una pratica, sul materiale dato da studiare.
Il lavoro dell’evaluator consiste nel giudicare se i risultati di ricerca relativi ad una specifica query rispettano i requisiti informativi e tecnici contenuti nelle linee guida, assegnando poi un rating di qualità che sia tassativamente oggettivo e non personale.
Google suddivide i valutatori in gruppi, ciascuno dei quali è incaricato di eseguire alcuni compiti su un campione di ricerche. Un esempio di task è l’esperimento side-by-side, in cui vengono messi a confronto due diversi set di risultati di ricerca, uno modificato secondo gli standard di Google e l’altro no, affinché i rater possano indicare quale preferiscono, motivando la loro scelta.
Processo di valutazione umana dei risultati di ricerca
Entrando più nel dettaglio, i quality rater sono chiamati a esprimersi sulla Page Quality (qualità della pagina) riferendosi ai paramatri E-A-T (Expertise, Authoritativeness, Trustworthiness), su una scala di voto che va da Lowest (minimo) a Highest (massimo).
Per valutare la PQ è necessario individuare il “purpose” (scopo) della pagina, avendo l’accortezza di assegnare il rating più basso alle pagine che possono nuocere perché inaffidabili, di spam o senza alcun tipo di fine utile.
L’altro compito del quality rater consiste nel giudicare i Needs Met (soddisfazione dei bisogni), dando un voto su quanto un risultato soddisfa l’intenzione di ricerca dell’utente.