Questo aspetto rappresenta un’enorme potenzialità di successo nella proposta di prodotti o servizi e non di meno di una maggiore permanenza degli utenti sul sito che si andrà a promuovere. Il processo di localizzazione prevede quindi l’adattare le informazioni e le applicazioni alle provenienze culturali ed agli usi e costumi del luogo individuato.
Come fare una buona website localization
È comune pensare che la semplice traduzione in più lingue possa essere sufficiente a rendere il sito facilmente localizzabile, ma non è così. Oltre a presentare, come detto in precedenza, contenuti che siano comprensibili per il Paese scelto, sarebbe necessaria una perfetta conoscenza della lingua che tutelerebbe il web editor da inutili ed imbarazzanti incomprensioni, oltre al rischio di spiacevoli errori che potrebbero risultare addirittura offensivi.
Fate attenzione ai siti che propongono traduzioni facili, per quanto nel tempo perfezionati, certamente vanno verificati. Non di meno, anzi prioritario, è il corretto contenuto dei propri testi e la loro visualizzazione, ivi comprese immagini e grafica, devono risultare anch’essi adeguati al target di destinazione.
Fondamentale è definire inoltre la fascia di mercato a cui rivolgersi e non di meno ad altri aspetti puramente logistici tra cui la data, la fascia oraria, valuta, il tema del sito, la sua capacità di essere navigato e l’utilizzo di un software compatibile con il Paese di riferimento (internazionalizzazione).
Strategie di website localization
Come non ci si dovrebbe stancare di ripetere è che il primo passo verso la costruzione del proprio sito finalizzato “al mondo” è quello di avere un’accurata conoscenza del territorio che si va ad indagare. La strategia infatti va indirizzata verso una prima analisi di mercato e dei competitor presenti.
Solo nel momento in cui si ha la chiave di penetrazione si può parlare di internazionalizzazione per il proprio business. Il “segreto” in effetti è riconducibile alla capacità di insinuarsi in esso attraverso una politica di adeguamento alla cultura del consumer.
Fino a tempo addietro, si pensava che una corretta traduzione dei messaggi proposti potesse essere sufficiente a rendere un sito internazionale in quanto facilmente localizzabile; oggi si è invece nella consapevolezza, grazie a studi di settore e ad esempi tangibili, che è necessario indirizzare la propria piattaforma ad un vero e proprio adeguamento, che includa sia la traduzione che l’allineamento alle richieste della fascia di mercato sia per quanto riguarda la navigazione che la consultazione.
A tal proposito si rende necessario stabilire delle norme che ne soddisfino il coinvolgimento e la fruibilità e che porti inoltre alla fidelizzazione del cliente.
Il secondo passo da applicare si riferisce invece all’individuazione della fascia di clientela che si vuole coinvolgere, il famoso target, ed il vantaggio che ad esso ne deriverebbe nell’utilizzo del sito. Ciò su cui è necessario investire, e non solo in risorse umane ma anche economicamente, riguarda aspetti che si possono identificare come:
- percettivo. Esamina oltre alle immagini tutto ciò che ne ruota attorno, quale il colore e la facilità di navigazione;
- simbolico. Quindi estetico e coerente rispetto al servizio e/o prodotto proposto;
- valore, in riferimento alla user exeperience.
La traduzione di un sito che non pensi alla pianificazione di contenuti non può essere neanche presa in considerazione. Come è inequivocabile che gli utenti passino più tempo su un sito pubblicato nella loro lingua madre, lo è altrettanto che gli stessi, facilitati nella navigazione, si mostrino più propensi a portare attenzione a contenuti che siano in linea con il loro contesto culturale.
Pur ormai essendo l’Inglese la lingua madre adottata, studi approfonditi hanno appurato che gli utenti in genere acquistano in maggior percentuale da siti che propongono i prodotti nella loro lingua, questo, oltre che per ovvi motivi di comprensione dei contenuti, anche per motivazioni di carattere pratico, dal pagamento, all’assistenza. La localizzazione quindi diviene necessaria.
Infine, il terzo punto da valutare, riguarda la capacità di creare un sistema che porti alla facilitazione dei pagamenti. Ottimale potrebbe anche essere creare un call center digitale o un customer service multilingue.
Consigli utili per la web localization
La capacità di localizzazione prevede che i contenuti di un sito debbano essere specificatamente studiati per giungere ad un certo bacino d’utenza anziché a un altro.
Esigenze collettive e modalità di comunicazione non sono univoci per ogni popolo e si rischierebbe in questo caso di disperdere energie e denaro. Come ben sappiamo ormai posizionamento ed indicizzazione sono alla base della consultabilità di un sito sia che sia a livello nazionale o meno.
Per il linguaggio SEO invece diverse sono le scuole di pensiero. Per talune infatti questo non è importante rispetto alla valenza della formattazione del settore specifico che si vuole promuovere. Altre invece inneggiano all’utilizzazione di una vera e propria strategia del linguaggio SEO che con attenzione dovrebbe ricalcare il Paese di destinazione.