È quello che sta accadendo in questo periodo con la costante crescita della quota di mercato pubblicitario a favore di internet, che ha raggiunto il 30% del totale.
Raggiungere gli italiani
L’Italia presenta due grossi limiti per l’espansione di internet: esistono zone d’Italia servite poco e male; l’età media che è particolarmente alta, limitando così il potenziale pubblico a cui rivolgersi. Nonostante questo, l’Internet advertising copre il 30% del mercato pubblicitario italiano, secondo solo alla TV col suo 50%.
Stampa e radio raggiungono rispettivamente solo il 15% e il 5%, si tratta di piccole quote che però sembrano riguardare uno zoccolo duro di lettori e ascoltatori che garantiscono un buon ritorno. Il principale fattore che incide sulla diffusione di internet, rendendola appetibile dal mondo del web marketing, è la forte presenza degli smartphone nelle tasche degli italiani. Basti pensare ai due giganti ai quali ci si rivolge in continuazione: Google e Facebook.
Tutti utilizzano il proprio dispositivo mobile per effettuare una ricerca di qualsiasi tipo, a partire dal significato di una parola fino alle informazioni riguardanti un prodotto o un negozio. Altrettanti, poi, trascorrono parte del tempo libero a visualizzare il social network di Zuckerberg.
Il presente e il futuro dell’Internet advertising
Lo strumento che ha visto una maggiore crescita all’interno della pubblicità in rete è stato sicuramente il video che ora pesa per il 22% del totale. Questo fenomeno è dovuto sia ai social network, che hanno puntato molto su questo aspetto per attirare utenti, sia dalle pubblicità presenti nelle App dei giochi che sono gratuiti ma presentano diversi video pubblicitari per consentire di ottenere dei miglioramenti.
Un fenomeno che sta riscuotendo un certo successo e che sembra destinato a pesare sempre di più in questo mercato è il local web marketing. In pratica, si tratta di campagne pubblicitarie che puntano ad avvicinare gli utenti che si trovano nelle vicinanze di un’attività commerciale.
A quanti capita di cercare un bar e di tirare fuori lo smartphone per effettuare la ricerca? Ciò avviene grazie alla geolocalizzazione, un servizio offerto tra gli altri proprio da Google per fornire informazioni più precise e da Facebook per sapere se ci sono amici nelle vicinanze.
Secondo un recente studio effettuato dalla Doxa, gli utenti italiani preferiscono cercare i prodotti da acquistare tramite smartphone per poi preferire il desktop per procedere concretamente con la transazione. Si parte da un 80% che cerca da dispositivo mobile per poi scendere al 34% di acquisti tramite questo strumento.
Questo capita perché il computer di casa, in costante calo nelle famiglie italiane, viene ancora percepito come più sicuro rispetto ad un dispositivo mobile. La strada verso il dominio dei dispositivi mobili è tracciata, si tratta solo di capire quanto tempo sarà necessario per percorrerla.