Link numerosi e provenienti da siti affidabili, ossia che riescono a ottenere un’alta link popularity, avvantaggiano nella scalata alle SERP, mentre link scarsi e di infima provenienza (secondo i parametri di Google) sono inefficaci o persino controproducenti.
Si tratta di concetti fondamentali per riuscire a posizionare un sito: eccovi una breve guida per approfondirli.
Link building, perché è importante?
Scalare le SERP senza un’ottimizzazione della link building è impossibile. Per capire come mai, bisogna tenere in considerazione che tutte le pagine che Google scansiona lottano per essere indicizzate in prima pagina per una o più keyword. E allora il colosso della rete come decide chi merita i primi posti?
La valutazione è compito di un algoritmo complesso e dinamico, che tiene conto dei cambiamenti che si verificano nel tempo, ma uno dei punti fermi è proprio la link popularity, frutto di un’implementazione ben fatta della link building. Perché se un sito riceve numerosi link da altri siti autorevoli, allora vuol dire che anche i suoi contenuti sono autorevoli e quindi può essere candidato per un alto ranking.
Link building: cosa fare e cosa non fare
Una link building per una SEO strategy efficace si crea tramite una rete di link con le seguenti caratteristiche:
- siti e pagine devono essere a tema; se ad esempio ci stiamo occupando della link building di un negozio online di animali, vanno bene siti e blog che trattino appunto di animali, mentre un collegamento da un portale di calzature, per Google avrà poca o nessuna importanza;
- consideriamo che per sito autorevole si intende, oltre che a tema, con un alto ranking e fornito di contenuti di qualità: originali, aggiornati con regolarità e scritti in ottica web (concisi e dal piglio attraente);
- per il ranking contano molto di più le citazioni interne ai contenuti (si parla di trust flow, ossia citazioni di qualità), mentre quelli inseriti nella sezione Link del sito, o presenti nei banner, non aiutano granché a migliorare il posizionamento.
Queste caratteristiche devono risultare bidirezionali, quindi per i link in uscita occorre adeguarsi nella stessa ottica. In più, andranno creati link interni al sito.
Strategie SEO: cosa abbinare alla link building
La link building non è una tecnica isolata, ma interagisce con le altre strategie SEO finalizzate al ranking. Una pagina con una link building perfetta, con le keyword posizionate nei punti strategici e posizionata in prima pagina, non può avere contenuti poco curati, pena la discesa immediata dalle prime posizioni. Il rischio è, infatti, che gli utenti non saranno interessati alla pagina e che pertanto l’abbandoneranno subito, provocando un’impennata della bounce rate (tasso di abbandono, appunto).
In contemporanea, occorre individuare le keyword più attinenti, “miscelando” la keyword principale con parole chiave a coda lunga, specie quando il tasso di competizione è elevato. Bisogna inserire la parola-chiave principale 1-2% sul totale, inserendola all’inizio, a metà e a fine testo, le altre per un totale sul 5%.
Infine, ricordate un’ultima ed importante regola: la link building, nell’ambito di una strategia SEO, deve includere solo link funzionanti e veloci ad aprirsi, altrimenti sia gli utenti che gli spider si stufano.
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