Da giovedì 9 luglio, piccole realtà imprenditoriali, influencer, creator e artisti, precedentemente impossibilitati nel fare e-commerce servendosi della piattaforma del rinomato social network, avranno finalmente la possibilità di candidarsi come venditori online.
Insomma, con questa operazione, sulla stessa falsariga di quanto verificatosi con Facebook Shops, il social network delle immagini è destinato ad essere considerato una sorta di supermercato digitale.
I vertici aziendali, dal quartier generale di Menlo Park, in California, lasciano trasparire segni di ottimismo: il progetto sarà un successo, perché fornirà ai consumatori un’esperienza di acquisto decisamente rivoluzionaria.
Come vendere i propri prodotti su Instagram Shopping?
La modifica sostanziale, come si può facilmente intuire, riguarderà i requisiti richiesti in riferimento all’idoneità di vendita online. Rispetto al passato, quindi, ci sarà meno selettività per quanto riguarderà il processo delle candidature. Sarà comunque fondamentale attenersi alle seguenti indicazioni.
In primo luogo, occorrerà avere un profilo aziendale connesso ad un dominio esterno verificabile. Successivamente, per poter vendere i propri articoli, bisognerà rivolgersi ad un mercato disponibile: Nord America, LATAM, EMEA e APAC consentono di taggare i prodotti.
Una volta preso atto dei termini previsti, bisognerà collegare l’account personale ad una pagina Facebook e procedere alla compilazione del catalogo.
Con Instagram Shopping, si potrà vendere in autonomia o rivolgersi ad una piattaforma partner
Instagram Shopping metterà a disposizione due opzioni: la prima verterà sull’utilizzo della piattaforma in totale autonomia, scegliendo Catalog Manager di Facebook Business Manager; la seconda, invece, ruoterà tutta attorno alla scelta di una piattaforma partner del calibro di BigCommerce o di Shopify.
Presa la decisione, bisognerà candidarsi come venditori online. Partendo dalle impostazioni, basterà cliccare su “Azienda” e su “Shopping su Instagram” per richiedere l’autorizzazione. Secondo quanto comunicato ufficialmente da Instagram, il responso definitivo arriva in pochi giorni.
A fronte di feedback positivo, l’account del venditore sarà pronto ad utilizzare gli Shopping Sticker nelle Storie e gli Shopping Tag sulle fotografie. In caso di esito negativo, invece, Instagram fornirà le reali motivazioni del rifiuto. Chi intende vendere online, sfruttando le potenzialità del social network delle immagini, avrà comunque la possibilità di presentare ricorso.
L’importanza del sito internet unico
A lasciapassare ottenuto, sarà fondamentale utilizzare solo ed esclusivamente il proprio sito di e-commerce, al fine di taggare i prodotti su Instagram. Obiettivo del nuovo progetto, infatti, sarà quello di assicurare agli end-user la migliore esperienza d’acquisto possibile, contraddistinta da coerenza e da affidabilità ai massimi livelli.
I venditori online negli Stati Uniti, inoltre, avranno la vantaggiosa opportunità di sfruttare appieno la funzione Checkout di Instagram o di Facebook. Il vantaggio sarà notevole, perché l’intera procedura di acquisto potrà essere conclusa con un unico click, senza bisogno né di aprire il browser, né tanto meno di aggiungere di volta in volta i dati personali inerenti alle opzioni di pagamento.
Quest’ultimo, infatti, avverrà direttamente nel social network e potrà essere ultimato via PayPal o mediante carta di credito. Al momento, non è prevista questa funzione per gli utenti del Vecchio Continente.
Conclusioni
Lo shopping si fa sempre più social.
Un food blogger, desideroso di mettere in commercio una linea di utensili creata da lui in prima persona, una realtà aziendale che produce da poco tempo delle candele o ancora un artista intenzionato a commercializzare gadget personali, grazie ad Instagram Shopping avrà la possibilità di aumentare il suo raggio di azione e, di conseguenza, il suo bacino di utenza.
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