Viviamo un’epoca nella quale ogni piccolo dettaglio può fare la differenza tra un prodotto di successo e uno destinato a finire nel dimenticatoio. La potenza degli strumenti pubblicitari è un grande amico di chi si propone di vendere un prodotto o un servizio, ma se usato male o nel momento sbagliato provoca un effetto boomerang che può stroncare ogni velleità.
C’è un dato di fatto che va sempre considerato: il sole aumenta il buonumore e di conseguenza anche la disponibilità a spendere. Allora come ci si comporta quando il sole non c’è? Inoltre, si è proprio sicuri che un clima grigio e freddo non abbia anche degli effetti positivi?
Naturale o artificiale purché si veda il sole
La luce stimola la serotonina, cioè quello che è definito comunemente l’ormone della felicità. Stimola buon umore, libido e memoria. La fonte di luce più potente è ovviamente il sole, per questo motivo in estate non sono solo i prodotti rinfrescanti a vendere tanto, ma anche tutti gli altri fatta eccezione per quelli legati alle temperature invernali.
Visto che purtroppo la stella madre del sistema solare si nasconde durante una buona parte dell’anno, bisogna correre ai ripari. Le attività commerciali affrontano la questione illuminando i locali con grandi vetrate e un impianto di illuminazione degno dei migliori set cinematografici.
Gli studi hanno confermato più volte che si tratta di una soluzione efficace perché, come detto, la luce porta buon umore a tutti gli esseri umani che di conseguenza sono più disposti a spendere per comprare i prodotti o i servizi offerti.
Far rendere al massimo anche la pioggia e la neve
Quando si è in presenza di un cielo limpido e con temperature da spiaggia, tutti sanno che bibite fredde, gelati e granite sono vendute in grande quantità. Il clima però non influenza solo il tipo di prodotto acquistato, va a incidere anche pesantemente sul prezzo che si è disposti a pagare.
Per esempio, una casa al mare può essere venduta in primavera e in estate a una cifra più alta rispetto all’inverno. Le persone tendono a sovrastimare il valore di oggetti e servizi a seconda di quanto li reputino utili in quello specifico momento, senza stare ad approfondire più di tanto l’ipotesi di un investimento per il futuro. Stesso discorso, per esempio, per le auto utili durante il periodo freddo, come i suv.
Recenti studi sottolineano come gli acquirenti sono disposti a pagare fino al 3% in più in inverno rispetto alla bella stagione.