Tuttavia, il grande colosso Google non poteva certo rimanere con le mani in mano guardando la creatura di OpenAI predominare il mercato delle intelligenze artificiali: per questo motivo, nei primi giorni del mese di febbraio, è arrivato l’annuncio ufficiale che ha presentato Bard, chatbot targato Google oggi in sviluppo.
Cosa ha portato a questo annuncio e quali saranno le caratteristiche di questa nuova IA?
Scopriamolo!
Le strategie di Google per Bard
In una recente intervista prima che l’annuncio di cui sopra venisse ufficializzato, il CEO di Google, Sundar Pinchai, aveva dichiarato che il suo team stava effettivamente sviluppando un software basato sull’IA ma che, prima di essere confermato, doveva passare alcuni test di affidabilità.
Tale dichiarazione aveva già fatto scalpore, dato che era arrivata nel periodo di massima espressione di ChatGPT; tuttavia, le strategie del colosso di Mountain View prevedevano la creazione di un software che fosse prima di tutto affidabile e che sapesse restituire risposte vere, certe e sicure, dal momento che la fetta di pubblico che si affida al motore di ricerca più importante del mondo è estremamente ampia e variegata.
Bard vs ChatGPT: differenze e vantaggi
Come già dichiarato da Pinchar, Bard è chiaramente la risposta a ChatGPT di OpenAI, ma da quest’ultimo differirà in un sostanziale aspetto: mentre ChatGPT sfrutta un database ben definito integrato nella sua struttura, Bard attingerà le sue risposte direttamente dal web, in modo da fornire feedback aggiornati e al passo con le notizie di attualità.
Inoltre, il vero scopo di Google con la creazione di Bard è quello di cercare di fornire aiuto a coloro che desiderano ampliare la propria conoscenza e canalizzare la propria creatività per essere maggiormente produttivi.
Nelle intenzioni del team di sviluppo di Google vi è la ferma decisione di rendere Bard uno sparring partner di ogni utente, riuscendo a fornire consigli e suggerimenti e non solo informazioni conoscitive.
Per rendere l’accesso a Bard disponibile ad una buona fetta di utenti, nelle prime fasi il software sfrutterà una versione meno potente di LaMDA: questo consentirà di ricevere feedback di ogni tipo utili al miglioramento della sicurezza, dell’affidabilità e della qualità di Bard.
Non solo, parallelamente alla creazione di tale software IA, Google è al lavoro per migliorare quella che è la ricerca web integrando nuovi strumenti per renderla più accattivante, precisa e soprattutto originale.
Insomma, Google le sta pensando tutte per cercare di eguagliare la fama di ChatGPT: basta aspettare e vedere le tantissime novità che presto verranno varate a favore del grande pubblico!