Un cambiamento certificato anche dal report sulle vendite “online” che è stato presentato, lo scorso 27 ottobre, dalla Casaleggio Associati, nel quale si conferma che negli ultimi mesi il settore ha compiuto un salto in avanti di 5 anni.
Il cambiamento radicale delle aziende dell’alimentare
Digital Food Strategy: così le aziende del settore alimentare sono divenute “smart”.
La Casaleggio Associati è partita da questa convinzione per realizzare una ricerca nella quale è stato esaminato lo stato della vendita online per quanto riguarda i prodotti del settore alimentare.
Il mercato, nel corso del 2020, ha subito un cambiamento radicale con una accelerazione importante verso il “digitale”. Molti sono i produttori italiani che hanno trasformato, o stanno trasformando, l’attività delle loro aziende in “smart”.
Questo cambiamento dei rapporti con la clientela, oltre a quelli organizzativi, impone però anche dei cambiamenti nelle vedute per il futuro e questo ha provocato la necessità di rafforzamento dei vari “brand” nei confronti dei consumatori finali, che devono fidelizzarsi verso il produttore.
I risultati della ricerca
Nel 2019, secondo i dati disponibili, le vendite online relative al settore alimentare hanno fatto registrare un aumento del 19% e le stime per il 2020, escludendo i pasti pronti e il delivery, doveva portare ad un volume di vendite di 653 milioni di dollari, e quindi una crescita pari al 9,8%.
Le stime effettuate più recentemente, proprio a causa della pandemia, sono state aumentate sino a una cifra totale di 697 milioni di dollari. Le analisi effettuate portano anche a nuove previsioni per il futuro e nel 2024 il totale del settore “food” dovrebbe superare quota 1.000 milioni di dollari, raggiungendo una percentuale di clienti pari al 20,8%, con un incremento del 6,6% rispetto ai dati del 2020.
Andando ad analizzare più a fondo i dati, si può vedere come nei primi 9 mesi del 2020, l’incremento dei clienti nel settore delle vendite online è stato di più di 2 milioni di persone.
Un nuovo scenario online: pro e contro
Nonostante questi aumenti, in Italia le vendite online di alimentari sono soltanto l’1% della torta totale, mentre nel resto dell’Europa questa percentuale è del 4,8%. Permane comunque il fattore positivo del cambio di approccio che i brand di prodotti alimentari hanno avuto nei confronti della rete, senza tralasciare la necessità di fidelizzare il cliente.
Tuttavia bisogna prestare attenzione al risvolto della medaglia. Infatti, la grande varietà delle aziende che hanno operato per aumentare la propria presenza nell’eCommerce, con l’86% di queste che hanno meno di 10 dipendenti, non ha di certo semplificato la fase di consegna, dato che le aziende della logistica si sono trovate improvvisamente di fronte a degli aumenti che hanno raggiunto anche il 400%.