Risulta dunque evidente l’importanza di far sì che il bacino di possibili acquirenti sia il più ampio possibile, coinvolgendoli in dinamiche sociali e realtà pubblicitarie che non si limitino soltanto a vendere il prodotto, ma a dare un’immagine quasi familiare dell’azienda, mettendo in comunicazione gli utenti con i rami interni dell’azienda, sempre pronti a dare informazioni e fornire spiegazioni, divagando anche in altri ambiti con un atteggiamento sempre amichevole e disponibile. Soltanto così è possibile raggiungere gli obiettivi prefissati.
Uno dei requisiti fondamentali per il successo di un corporate blog in ambito turistico è quello di “educare” i clienti, così da far comprendere loro quelli che sono i vantaggi e le comodità cui andranno incontro nella scelta di un determinato pacchetto o servizio. Bisogna però star bene attenti a non dare vita ad una campagna martellante attraverso dei messaggi monotematici di pubblicizzazione dei prodotti, perché ciò potrebbe finire con l’urtare il lettore tanto da infastidirlo. E’ scientificamente provato che se un soggetto viene continuamente bombardato da notizie inerenti un unico tema – sia esso un viaggio, una crociera o un servizio turistico di qualsivoglia natura – finisce col maturare una certa repulsione nei suoi confronti, ottenendo un effetto contrapposto a quello desiderato.
E’ lo stesso fenomeno cui si assiste quando si ascolta troppo una canzone, che si finisce inevitabilmente per odiare a causa della monotonia che crea. E’ preferibile piuttosto girare intorno all’argomento principale raccontando episodi di vita mondana ad esso connessi o descrivendo musei ed opere d’arte che è possibile reperire in una certa località. Occorre, dunque, centrare sempre l’argomento, cercando di stuzzicare la fantasia del lettore, magari senza mai pronunciarlo direttamente e facendolo apparire come un elemento di secondo piano. Non descrivere continuamente il viaggio o la località pubblicizzata, ma dare vita a una forma di marketing decentralizzato, parlando piuttosto di tutti i benefici derivanti dal ritrovarsi in quella località, illustrando le varie possibilità e alternative tra cui scegliere senza per questo rimarcare continuamente l’intento pubblicitario della conversazione.
Una volta poggiate le basi per formare una comunità, occorre informare la clientela. Soltanto in un momento successivo si può pensare alla vendita e agli introiti economici da essa derivanti.