La release numero 55 di Chrome, infatti, ha ufficialmente annunciato che cancellerà definitivamente Flash, o almeno ne limiterà l’uso ai soli utenti che ne attiveranno volontariamente il funzionamento.
È questa la grande novità del momento nel mondo dell’advertising video. Ma cerchiamo di considerarne gli effetti e analizzare la situazione.
Chrome ha bloccato Flash di default
Il noto browser web rilasciato da Google ha appena annunciato che nella prossima versione bloccherà definitivamente Adobe Flash Player, lasciando agli utenti la scelta di attivarlo o meno. Nello specifico, nella prossima release di Google Chrome, Flash diverrà pressoché invisibile e potrà essere attivato soltanto mediante esplicito consenso da parte dell’utente.
Le conseguenze di tale decisione? Nella maggior parte delle nazioni tecnologicamente avanzate il problema non si porrà affatto, considerato che la quasi totalità dei centri media da tempo si stanno adoperando nel produrre i nuovi file multimediali utilizzando il linguaggio informatico HTML5, pubblicato ad ottobre del 2014 ma da poco aggiornato alla versione HTML5.1.
In Italia, tuttavia, la maggior parte dei centri media che distribuiscono file multimediali sono ancora in preoccupante ritardo per quanto riguarda lo sviluppo degli elementi HTML5, pertanto si sta cercando di correre ai ripari minimizzando gli effetti della scelta annunciata da Chrome.
I consigli utili per gli utenti
Ogni utente potrà e dovrà prendere alcune contromisure in grado di contrastare l’accantonamento di Adobe Flash Player. Quali? Innanzitutto, sarà opportuno verificare la regolazione del player multimediale in uso sul proprio dispositivo, impostandolo sulla modalità HTML5 e non più su Flash. Chi possiede un sito aziendale o un e-commerce, dovrà contattare immediatamente la propria concessionaria pubblicitaria e avvertirla del prossimo cambiamento, fissando insieme delle risposte che non lascino scoperto il fianco ad alcun inconveniente.
Infine, sarà opportuno fidelizzarsi al render “hls” in HTML5, impostandolo di default. Attuare tali contromisure, onde evitare eventuali problemi o malfunzionamenti, risulta necessario al fine di non offrire contenuti illeggibili agli utenti impegnati in una ricerca o in un acquisto sul web. Del resto, le grandi piattaforme di condivisione video, come YouTube, pubblicano già da tempo video compatibili con HTML5, permettendo una riproduzione dei contenuti su tutti i browser web che non adoperano più Flash Player. Ora non resta che aspettare di conoscere il numero di centri media che riusciranno a fare lo switch per tempo.
Fonte Immagine: http://www.nextinpact.com/