Ma quali sono le strategie migliori per ottenere risultati eccellenti in termine di vendite da ciascuno dei social network? Scopriamolo insieme.
Piccole e medie imprese investono sempre più su Facebook, grazie soprattutto alle continue novità sfornate dal social di Zuckemberg. Prime fra tutte le features, ovvero le reazioni tramite cui l’utente può esprimere il suo stato d’animo in relazione ad uno specifico post.
Attraverso le features, infatti, chi fa social media marketing ha l’opportunità di indagare sui sentimenti dei possibili acquirenti, quindi migliorare le proprie strategie di comunicazione o indirizzarle verso precise categorie di utenti. Tuttavia, esiste anche un rovescio della medaglia: gli utenti, potendo contare su una maggior varietà di emoticons, non impiegano più i commenti come in passato, preferendo le comuni “faccine” alla possibilità di esprimere giudizi scritti più dettagliati.
L’altra novità introdotta riguarda i “canvas“, ovvero i post personalizzabili attraverso i quali costruire annunci ed avvincenti storie multimediali. Le aziende possono utilizzare immagini, video e testi, seguiti da una efficace “call to action”, che indirizza gli utenti direttamente al sito.
Twitter è nato e cresciuto osservando la regola dei 140 caratteri per tweet. Questo curioso modo di scrivere impone alle aziende di uniformarsi alla volontà del social, le cui peculiarità hanno fatto in modo che questo diventasse il miglior luogo della rete nel quale imprese e clienti possano confrontarsi.
Le aziende, infatti, possono utilizzare messaggi pubblici la cui cassa di risonanza può essere ampliata dall’uso degli hashtag, oppure attraverso i messaggi privati, orientati a creare un rapporto di fiducia con l’utenza. Del resto, il lato informale dei social resta quello su cui punta la maggior parte delle aziende che impiegano questi canali di comunicazione.
Instagram permette alle aziende di usare le cosiddette “Photo ADS” per incrementare il numero delle visualizzazioni. Mediante l’aggiunta di una CTA, inoltre, le stesse hanno la possibilità di rinviare l’utente su specifiche pagine esterne.
Ma non è tutto, infatti, con i “Video ADS” e i “Carousel ADS” ogni azienda può aumentare le visualizzazioni tramite le immagini a scorrimento, che possono avere una durata di trenta secondi. Il recente caso di Levi’s dimostra pienamente quanto le campagne impostate sulle features di Instagram possano influenzare il traffico: una recente campagna pubblicitaria di soli nove giorni ha prodotto quasi 7,5 milioni di visite.
Snapchat
Questo social fa leva sul desiderio di rapidità ed immediatezza espresso dai nuovi utenti internet, che possono essere raggiunti meglio e di più grazie all’uso dei cosiddetti “geofiltri“. Questi ultimi rappresentano un mezzo per illustrare le caratteristiche dei nuovi prodotti lanciati sul mercato, ma anche per condividere la cultura aziendale, simpatici retroscena, e ancora, per promuovere eventi benefici ed acquisire sempre più visibilità.