Articoli Seo ottimizzati per Google: ecco come scriverli

Internet, con il passare degli anni, si è trasformato da semplice spazio vuoto a vetrina dalle mille potenzialità.
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Al giorno d’oggi, per le piccole e grandi aziende la visibilità sul web è divenuta una componente fondamentale per ottenere nuovi clienti e, di conseguenza, aumentare ricavi e guadagni. Sempre più spesso, le società decidono di investire in un proprio sito internet, all’interno del quale vengono presentati prodotti e servizi offerti ai potenziali consumatori.

Avere un portale, però, non è sufficiente. In questo senso, è essenziale conquistare la prima pagina di Google, il motore di ricerca più utilizzato al mondo. Per essere nei primi dieci risultati di ricerca, è necessario ottimizzare gli articoli in ottica SEO, acronimo che indica l’ottimizzazione per i motori di ricerca (Search Engine Optimization).

La scelta della parola chiave

Prima di iniziare a scrivere, è fondamentale conoscere la parola chiave con cui ci si vuole posizionare. Se volete che il vostro articolo venga letto dalle persone, la condizione preliminare necessaria è che la keyword scelta sia effettivamente ricercata dagli utenti del web.

Per sapere se una parola chiave genera traffico o meno, è possibile utilizzare lo strumento gratuito Google Keyword Planner, inserito all’interno del servizio Google Adwords.

Dopo aver scelto la keyword, il passaggio successivo è realizzare una sorta di indice dell’articolo, costruendo i paragrafi ed eventuali sotto paragrafi utilizzando le keyword secondarie. Il terzo step è creare il titolo dell’articolo: è preferibile che la keyword principale sia inserita all’inizio.

Inoltre, preferite sempre un titolo descrittivo rispetto ad uno che assomiglia ad una serie di parole chiave, pratica poco apprezzata da Google, conosciuta con il nome di keyword stuffing.

Scrivi per il lettore un testo unico

Una delle costanti, che va ripetendosi ormai da oltre un decennio, è la massima ‘content is the king’, vale a dire ‘il contenuto è re’. Per far sì che il contenuto faccia realmente la differenza, deve prima di tutto essere un testo originale, cioè non copiato da altre fonti.

Sullo stesso piano d’importanza si pone il contenuto stesso, che deve realmente informare il lettore, soddisfare appieno la sua sete di conoscenza. Difficilmente un articolo inferiore alle 300 parole viene preso in considerazione sia dal motore di ricerca che dagli utenti.

Non esiste una lunghezza ideale, ma il consiglio è di rendere l’articolo quanto più completo possibile, cercando di rispondere a tutte le possibili domande (keyword principale e keyword secondarie) che il lettore può porsi su un determinato argomento, strutturando il contenuto in più paragrafi.

Infine, non ascoltate chi vi dice che la keyword deve essere ripetuta un tot di volte all’interno del contenuto (keyword density) al fine di acquisire maggiore autorevolezza agli occhi di Google e, dunque, un miglior posizionamento. In realtà, la keyword density è un concetto caduto nell’oblio da diversi anni. Anzi, è vero il contrario. Più un articolo è estremamente ottimizzato (con parole chiave inserite in maniera innaturale e più volte nel testo) meno sarà leggibile dagli utenti e, di conseguenza, verrà penalizzato da Google.

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