Analizzando i dati condivisi dal colosso digitale emerge uno scenario che evidenzia quali sono le regioni italiane con i numeri di export più elevati. Amazon ha aperto svariati spiragli per lo sviluppo del tessuto imprenditoriale tipico del Bel Paese.
Vediamo come le aziende italiane stanno cogliendo le opportunità dell’e-commerce, focalizzandoci sul caso della Puglia e sull’evoluzione del settore.
Come è cambiato il rapporto tra Amazon e PMI?
Il rapporto tra il colosso tecnologico e le piccole e medie imprese tipiche del Made in Italy ha conosciuto numerose evoluzioni nel corso degli anni. Dall’iniziale diffidenza fino alla paura che l’arrivo di Amazon portasse a un drastico calo di volumi di business e all’attuale convivenza pacifica e, in alcuni casi, molto fruttuosa.
Al giorno d’oggi la presenza quotidiana del marketplace nelle vite di consumatori di qualsiasi fascia d’età ha contribuito a stimolare un processo d’innovazione anche nelle realtà commerciali di stampo più tradizionale.
In tal senso la percezione del pericolo si è trasformata in una visione di potenzialità. Ciò ha portato molti imprenditori locali a intravedere l’occasione di raggiungere segmenti di mercato e nicchie in precedenza inaccessibili.
Imprese locali e Amazon: quali città e regioni producono più valore?
Stando a quanto emerge dal report sulle vendite all’estero pubblicato da Amazon vi sono alcune conferme importanti. Sul gradino più alto del podio rimane saldamente la Lombardia con 175 milioni di euro, seguita dalla Campania e dalla Toscana.
Tra le zone che hanno dimostrato una maggiore capacità di cogliere le sfide e le opportunità dell’e-commerce si fa largo anche la Puglia. Nel 2022 il tacco d’Italia è riuscito a posizionarsi all’ottavo posto per vendite registrate all’estero, grazie a circa 50 milioni di euro in totale.
Si tratta di un risultato importante per una regione in costante crescita. Oltre al successo turistico, che ha contribuito a creare un vero e proprio brand, la Puglia riesce sempre più a raccontare la propria unicità.
Non stupisce dunque che anche imprenditori di realtà di piccole dimensioni abbiano colto il meglio di quel che Amazon può offrire. Ciò emerge in modo chiaro dalla lettura di un altro dato, relativo alle regioni italiane con il maggior numero di venditori presenti sul marketplace.
Nella classifica la Puglia vanta oltre 1.700 imprese sulle 21.000 complessive della quota nazionale, attestandosi in quarta posizione.
Allo stesso tempo un dato altrettanto positivo è quello di Bari, che fa registrare circa 15 milioni di euro di vendita all’estero. Altre città importanti in tal senso sono Milano, Napoli, Roma, Firenze, Torino e Bolzano, l’ultima delle quali è a pari merito con il capoluogo pugliese. Questi numeri permettono di tracciare una mappa ideale delle zone geografiche in cui è più solido il connubio tra legami artigianali e opportunità di export grazie al digitale.
La classifica completa suddivisa per città
Ecco le prime 8 città italiane per valore dell’export nel 2022, con relativo numero di PMI locali:
- Milano: oltre €85 milioni di vendite all’estero e più di 1.300 PMI
- Napoli: oltre €80 milioni di vendite all’estero e più di 1.800 PMI
- Roma: oltre €60 milioni di vendite all’estero e circa 1.600 PMI
- Firenze: oltre €45 milioni di vendite all’estero e circa 400 PMI
- Torino: oltre €40 milioni di vendite all’estero e più di 700 PMI
- Bolzano: oltre €15 milioni di vendite all’estero e più di 100 PMI
- Bari: circa €15 milioni di vendite all’estero e più di 600 PMI
- Bologna: oltre €10 milioni di vendite all’estero e più di 350 PMI