Il processo di naming è un passaggio fondamentale nella costruzione di un brand o di un prodotto di successo. Un nome ben scelto può evocare emozioni, influenzare la reputazione e rendere il brand unico e irripetibile, mentre una scelta sbagliata può portare a danni irreparabili.
La scelta del nome per raggiungere il pubblico giusto
Come per la grafica, anche il naming mira a comunicare al pubblico il posizionamento che l’azienda vuole raggiungere sul mercato. Deve quindi essere scelto in base al target di riferimento, con l’obiettivo di creare associazioni mentali specifiche nei consumatori.
Ad esempio, se si vuole lanciare un nuovo profumo, la denominazione potrebbe differire se il prodotto è destinato a un pubblico giovane e informale piuttosto che a un pubblico maturo e sofisticato.
Se il profumo si propone come una soluzione economica, il nome dovrà trasmettere tale caratteristica, mentre se vuole essere un prodotto di lusso, dovrà evocare prestigio e qualità. In ogni caso, la scelta del nome riveste un ruolo fondamentale nella creazione dell’immagine e della percezione del brand o del prodotto sul mercato.
Come il naming influisce sull’immagine del prodotto
L’importanza del naming non si limita alla prima impressione: una volta che il nome è stato scelto, diventa parte integrante dell’identità del brand. Una sorta di etichetta che lo accompagnerà per sempre, per cui la sua scelta richiede un’attenzione particolare.
Affinché possano imprimersi nel nome scelto, l’immagine e la personalità del brand devono essere attentamente valutate in fase preliminare. In caso contrario, il nome potrebbe causare confusione nel consumatore, soprattutto se crea malintesi sulla qualità del marchio o del prodotto.
Esistono però delle situazioni in cui il fraintendimento può portare a dei vantaggi. Ad esempio, nonostante l’Atari sia una società statunitense, il suo nome richiama le atmosfere del Giappone e ciò ha portato a pensare erroneamente che i suoi videogiochi fossero di produzione giapponese.
In realtà, gli ideatori del nome volevano solo creare un’immagine che fosse associata al Giappone e alla sua tradizione di videogames di successo.
Il potere del naming: quando il nome diventa sinonimo di prodotto
Un nome ben scelto può diventare così potente e diffuso da sostituire il nome comune di un prodotto. Ad esempio, in Italia molti chiamano indistintamente “Scottex” tutti i rotoli di carta assorbente per la cucina, anche se prodotti da altre aziende.
Un altro esempio è rappresentato dalla parola “Nutella“, che ha raggiunto un tale grado di diffusione da essere usata come termine generico per indicare tutte le creme spalmabili al gusto di cioccolato.
La capacità di un brand di sostituire il nome comune di un prodotto, diventando l’unico riferimento per esso, rappresenta l’esempio più concreto dell’impatto positivo che un naming efficace può avere sulla percezione di un prodotto.
Tuttavia, raggiungere un livello di successo così elevato non può essere semplicemente il frutto di un’idea, ma richiede un lavoro considerevole. In sintesi, se hai bisogno di un naming per il tuo prodotto o marchio, dovrai affidarti ad analisi e studi approfonditi per scegliere un nome che possa influenzare positivamente la brand identity.