L’e-commerce, che ha fatto registrare un boom inarrestabile durante il periodo del lockdown, ha rallentato alla riapertura, con i negozi fisici che sono tornati a vendere, ma in effetti anche con un incremento più lineare, il settore dell’e-commerce continua la sua crescita e passa ad una fase di consolidamento. Ecco quali sono le previsioni per il prossimo futuro e dove conviene investire.
Le nuove tendenze dell’e-commerce
L’aumento del valore di mercato del settore e-commerce, è passato dai 31,4 miliardi di euro registrati nel 2019, ultimo anno prima del coronavirus, a 40,2 miliardi di euro nel 2021, con un aumento percentuale pari al 28% in 2 anni.
Dati in linea con quello degli acquirenti che hanno scelto l’e-commerce che, rispetto all’anno “pre-pandemia” sono aumentati di una percentuale importante, il 37%. Anche l’indice di penetrazione è cresciuto dal 7% registrato nel 2019 all’11% registrato nel 2021.
Gli analisti lo hanno definito come un vero e proprio “boom”, arrivato in un momento particolare, nel quale questo settore di mercato stava andando verso la saturazione. Sia i lockdown che la crisi sanitaria hanno invece garantito ai cittadini quella continuità di servizio che i negozi fisici non potevano assicurare al 100%.
Tra le imprese che hanno usufruito nel migliore dei modi di questa variazione ci sono naturalmente quelle che avevano già a disposizione un proprio canale digitale. Molte persone hanno quindi creduto che fosse sufficiente “cavalcare” questa onda favorevole, senza essere preparate in modo adeguato, e non hanno nemmeno considerato che dopo ogni fase di “boom” ne arriva una di consolidamento.
I dati della crescita dell’e-commerce
Anche se in molti parlano di rallentamento del settore, i dati diffusi più di recente stanno mettendo in evidenza una storia diversa, con la crescita che sta continuando anche dopo le riaperture.
Gli ultimi dati diffusi dall’Osservatorio eCommerce “B2C Netcomm – School of Management”, appartenente al Politecnico di Milano, parlano di un valore di mercato attuale di 46 miliardi di euro, con un aumento del 14% rispetto all’anno precedente.
Inoltre la penetrazione “online” delle vendite retail nel nostro Paese, in special modo se viene rapportata a quella del resto del mondo, è ancora minima, con un dato del 25%, del quale si attende l’aumento al 25% entro la fine del 2025. A fronte di questi dati si può quindi parlare di un settore in espansione in Italia, senza arresti e soprattutto senza saturazione del mercato disponibile.
Oltre a questi dati molto importante è anche quello della promozione della “rete del valore” che sta avvenendo in Italia grazie all’e-commerce che ha sviluppato incrementi nei settori del packaging, della logistica ed anche del customer care e dei servizi di pagamento.
Questo movimento ha quindi dato vita ad un vero e proprio “ecosistema” che si realizza grazie a relazioni di outsourcing e collaborazione tra business partner. Le abitudini dei consumatori in questo momento particolare sembrano quindi cambiate in modo irreversibile e attualmente vi sono coinvolti circa il 50% degli italiani.