Nel 2019 il 20% delle ricerche tramite smartphone hanno fatto ricorso a tale tecnologia e si conta che nel 2020 la cosiddetta voice search verrà adottata dal 50% degli utenti online.
Ricerca vocale: un fenomeno rivoluzionario
Il sempre più frequente ricorso agli ormai celebri assistenti vocali sta diventando una realtà dilagante, grazie all’ottimizzazione di interfacce mirate all’interazione con l’intelligenza artificiale e alla tecnologia che permetterà – entro il prossimo anno – al 30% degli internauti di navigare sul web senza utilizzare uno schermo, bensì limitandosi ad utilizzare la voce e ad ascoltare i risultati restituiti.
Ma esattamente, cos’è il voice search? Si tratta di una risorsa incredibile, basata sul riconoscimento vocale e sulla possibilità del motore di ricerca di recepire la richiesta dell’utente e fornire una risposta in tempo reale.
Il motivo del grande successo raccolto è che l’interazione vocale velocizza l’esperienza di ricerca e la semplifica.
Come la Voice Search sta cambiando il Digital Marketing?
La ricerca vocale di Google, così come le tecnologie affini, riesce ad apprendere tramite comandi vocali le parole chiave relative a ciò che gli utenti preferiscono. Gli assistenti virtuali vengono educati attraverso le ricerche nel corso del tempo, imparando non solo a riconoscere le persone dal semplice suono della voce, ma apprendendo molti elementi del loro comportamento, come gli interessi personali.
Si sa, Google – anche in modalità tradizionale – punta molto su questo aspetto, con l’obiettivo di analizzare le abitudini degli utenti e offrire risultati di ricerca personalizzati. È chiaro che questa caratteristica influenza ampiamente e sempre di più il Digital Marketing.
Più le ricerche si spostano sulla tecnologia voice è più è necessario produrre contenuti adatti a questa evoluzione. Innanzitutto, per esempio, l’offerta non dovrà essere più associata a parole chiave nette e concise ma a frasi esplicative, proprio perché legate a meccaniche di ricerca vocale certamente più prolisse.
Inoltre, dato che la ricerca si sposta sempre più nella direzione del dialogo, l’importanza delle Question Words è in crescita: le persone quando si rivolgono all’intelligenza artificiale per trovare un’informazione iniziano spesso le proprie domande con queste parole – chi, cosa, dove, quando, come, perché – le quali danno informazioni importanti sulla propensione dell’utente alla conversione.
Sulla scia dei punti appena descritti è bene specificare quanto la tecnologia stia approfondendo il tema della ricerca predittiva: sempre di più infatti Google è in grado di darci le informazioni che ci servono ancora prima che iniziamo a cercarle.
Se la domanda era dunque come il digital marketing viene influenzato dalla dimensione voice della ricerca, ebbene le risposte sono chiare: è necessario che tutti i tipi di business adattino la propria proposizione online consapevoli che il metodo di ricerca è cambiato, offrendo informazioni pertinenti e dettagli aggiuntivi che con la ricerca tradizionale non erano necessari. Gli utenti cercano risposte istantanee, essendo in balia di tempi sempre più veloci. Risposte corrette e soddisfacenti potranno portare ad acquisti e conversioni, ma solo dopo aver trasmesso il valore necessario.