Non è un caso, infatti, che molte grandi aziende si avvalgano della collaborazione dei cosiddetti “persuasori occulti” allo scopo di lanciare campagne pubblicitarie con questa specifica caratteristica. Ed è proprio in quest’ottica che oggi sta prendendo piede il “marketing emozionale“, ovvero una nuova strategia di comunicazione basata su messaggi promozionali empatici in grado di ingenerare nell’utente un convincimento mirato alla scelta di un determinato bene o servizio.
Effetto leva del marketing emozionale
È ormai opinione diffusa l’idea che il processo decisionale che orienta il consumatore verso la scelta di un prodotto, sia influenzato dalle emozioni che esso è in grado di suscitare. La percezione di un articolo e le sensazioni legate ai benefici del suo futuro utilizzo, prevalgono molto spesso sulla sua effettiva utilità e inducono il cliente a compiere la scelta d’acquisto finale. Il coinvolgimento emotivo che si avverte difronte al lancio di un nuovo prodotto può essere stimolato in vari modi e il marketing emotivo si differenzia da quello canonico proprio perché mira ad incidere sulla sfera più irrazionale dell’uomo attraverso vari sistemi, facendo leva sugli aspetti più reconditi della personalità.
Il marketing emozionale come nuova esperienza d’acquisto
Quando un consumatore attribuisce ad un marchio un’esperienza positiva, si innescherà in automatico una sorta di senso di appartenenza al prodotto che lo spingerà a ripetere l’acquisto, suggerendolo magari anche a terzi.
Per fidelizzare un cliente, ad esempio, si possono sollecitare alcuni stimoli sensoriali come il “tatto”. È il caso di alcuni noti siti di e-commerce che offrono al cliente l’opportunità di acquistare capi d’abbigliamento, toccandone “con mano” la qualità, per poi poterli restituire senza spese in caso di ripensamenti.
Altri brand ricorrono, invece, a spot pubblicitari studiati ad hoc per clienti appartenenti ad una cerchia esclusiva, allo scopo di metterli in relazione tra loro e influenzarsi a vicenda. Questo meccanismo indurrà il cliente ad acquistare un prodotto solo se anche gli altri componenti del target avranno la medesima percezione positiva dell’articolo.
Un’ulteriore strategia molto efficace potrebbe essere quella di associare ad un prodotto un’immagine che evochi spensieratezza, senso di leggerezza, divertimento. Si pensi, a titolo di esempio, alla raffigurazione di un’elegante auto lungo una strada che costeggia un tratto di mare cristallino. Una pubblicità di questo genere coniuga due caratteristiche di sicuro gradimento da parte del pubblico, ovvero la raffinatezza (associata al veicolo) con il senso di ampiezza e libertà richiamate dall’immagine del mare.
Anche il linguaggio utilizzato per vendere un articolo è un aspetto da non trascurare: esistono infatti dei termini in grado di aggiungere un quid al messaggio promozionale imprimendosi nella mente dell’utente, il quale assocerà il prodotto a quella determinata parola ogniqualvolta capiterà di riascoltarla.
Le emozioni che il cliente sviluppa grazie al marketing emotivo rappresentano un collante tra quest’ultimo e il prodotto pubblicizzato. Stabilire un legame fondato sulla condivisione di sensazioni ed esperienze è basilare affinché la vendita non sia fine a se stessa, ma conduca ad un rapporto commerciale duraturo e proficuo.