Ricerche Google: in futuro saranno solo vocali. Scopri cosa cambia

Il fatto che su Android si sia passati dalla Ricerca Vocale a Google Assitant la dice lunga sul vero obiettivo che il gigante di Mountain View vuole raggiungere: trasformare il motore di ricerca in un assistente vocale capace di rispondere a ogni domanda posta dagli utenti tramite un chatbot.
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Si tratta di un programma creato per reagire agli input come se fosse un essere umano, i più complessi sono in grado di riconoscere un’elevata percentuale di domande poste dagli utenti. Proprio per questo motivo sono considerati degli agenti intelligenti in grado di fornire le informazioni richieste in modo preciso. Per esempio, grazie a Google si possono eseguire acquisti su Zalando e farsi leggere gli articoli del Corriere della Sera.

La diffusione delle ricerche vocali

Dall’introduzione di Google Assitant il numero di ricerche effettuate vocalmente è aumentato in modo esponenziale. A oggi il 20% avviene in questo modo e la previsione è di raggiungere il 50% entro il 2020, soprattutto grazie ai più giovani che sfruttano questo servizio nel 75% delle occasioni.

A favorire questa diffusione c’è anche l’impressionante dato relativo alle risposte corrette fornite dai chatbot: il 95% delle richieste è evaso. Al momento i non più giovanissimi hanno qualche difficoltà a sfruttarne il potenziale, un po’ per abitudine un po’ perché s’imbarazzano a parlare con uno smartphone. Molto probabilmente la diffusione di questa modalità d’interazione e la sempre più elevata precisione delle risposte fornite, li convinceranno a lanciarsi in questo nuovo mondo. D’altra parte già ora il 40% utilizza la ricerca vocale almeno una volta al giorno.

Il futuro delle ricerche Google

Questo cambiamento ha portato i professionisti del settore marketing a integrare le loro già vaste conoscenze con un nuovo campo: la Voice Search Optimization. In pratica quando si lavora per creare i contenuti per un sito e per gli strumenti a esso legati, non sarà più sufficiente utilizzare le keywords per farsi trovare e valutare al meglio da Google, ma c’è bisogno di tenere in conto i sistemi di elaborazione del linguaggio naturale.

Occorre impostare il sito o il chatbot in modo che sappia dare le risposte adeguate alle domande vocali degli utenti. Insomma, devono essere in grado di dialogare con chi è in cerca d’informazioni, un risultato impensabile solo fino a pochi anni fa.

Per questo motivo le aziende si stanno muovendo per sviluppare strumenti sempre più capaci di ricevere ed elaborare le richieste vocali in modo corretto. Allo stesso tempo le aziende che si occupano di web marketing sono al lavoro per allargare le proprie conoscenze a questo rivoluzionario ambito. Si tratta di un cambiamento di tale portata che probabilmente gli stessi dispositivi mobili subiranno dei cambiamenti per adeguarsi alla novità.

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