Google penalizza le pagine mobile lente: ecco perché

Importanti novità in arrivo in ambito mobile, con Google che penalizzerà le pagine dei siti web che si caricano lentamente.
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Nel corso dei prossimi mesi, le cose saranno destinate a cambiare. Il nuovo algoritmo, però, non colpirà in maniera indiscriminata tutti i siti che si aprono dopo svariati secondi: ecco chi può dormire sogni tranquilli e cosa si può fare per migliorare le prestazioni di un sito in termini di velocità.

Speed update: ecco cosa cambia

Dal prossimo luglio, entrerà ufficialmente a far parte del sistema di ranking di Google lo speed update, l’aggiornamento con cui Big G andrà a penalizzare le pagine che necessitano di più tempo per caricarsi sui device mobili rispetto ad altre.

Occorre precisare, comunque, che il nuovo fattore di posizionamento non andrà a colpire indistintamente tutti i siti che si caricano lentamente. A riguardo, il colosso di Mountain View ha sottolineato come i portali di qualità, che offrono contenuti interessanti ai lettori, non dovranno preoccuparsi, in quanto non subiranno alcuna penalizzazione derivante dallo speed update.

Inoltre, è bene ricordare come il posizionamento di una specifica pagina sia influenzato non soltanto da un fattore ma da più componenti (circa duecento), che sommati vanno a determinare il rank di ciascun articolo realizzato.

Cosa fare per migliorare la velocità di un sito web

Se, in vista dell’arrivo dello speed update a luglio 2018, desiderate migliorare la velocità del vostro sito web, avete diverse possibilità davanti a voi. Chi ha un sito basato sul CSM WordPress, può scaricare il plugin di cache (WP Super Cache o W3 Total Cache), in modo che la pagina venga caricata più velocemente.

Un altro consiglio è quello di installare i plugin strettamente necessari, evitando di scaricarne un numero elevato, per non appesantire la directory del vostro sito. Valutate, inoltre, il tempo di risposta del server su cui è caricato l’hosting del portale.

Per rendervi conto di questo importantissimo dato, è sufficiente eseguire il test di PageSpeed Insight: un tempo di attesa di risposta del server superiore ai due secondi potrebbe suggerirvi la possibilità di trasferire il vostro sito su un hosting più performante.

Infine, considerate di passare al nuovo formato AMP (Accelerated Mobile Project), attraverso cui le pagine del vostro sito web si caricano in pochissimi istanti. Ad oggi, avere un sito in AMP non è fattore di ranking ma lo speed update di luglio potrebbe essere il preludio ad un’ulteriore rivoluzione in questo senso.

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