Dalle sue ricerche sono emersi degli aspetti interessanti sulle abitudini degli adolescenti e sul loro uso dei social di Zuckerberg.
Facebook: cosa piace e cosa no ai teenagers
Il giovane Watts, grazie al contributo più o meno consapevole dei suoi amici coetanei, è giunto alla conclusione che i teenager utilizzino Facebook solo per non essere tagliati completamente fuori dalla vita “social” dei loro amici e per non perdersi tutte quelle attività costantemente condivise in rete, come video virali e meme.
La funzione di Facebook più utilizzata dai giovani, non a caso, sono i Gruppi, che permettono di restare aggiornati sugli argomenti di proprio interesse o su quelli condivisi con amici e compagni di scuola. Meno apprezzata, invece, è la classica sezione Notizie della bacheca, proprio perché la selezione fatta dall’algoritmo di Facebook non sempre porta i giovani utenti ad interagire con gli argomenti di principale interesse.
Per creare maggiore appeal sui teenager, Facebook si serve di una nuova App dedicata esclusivamente ai gruppi e che, di fatto, permette di creare una sorta di piccoli social network personali all’interno di quello più grande e indistinto che conoscono tutti. Inoltre, gli adolescenti amano usare Messenger, il sistema per inviarsi messaggi, che ha una sua applicazione per smartphone e che ha preso il posto dei classici SMS o addirittura di Whatsapp.
I motivi che portano i teenager a preferire Instagram
Molteplici sono invece le ragioni che secondo Watts spingerebbero i giovani a preferire Instagram a Facebook. Innanzitutto, i teenager preferiscono il “mi piace” di Instagram anziché quello di Facebook, perché è più discreto. A differenza di quanto avviene su Facebook, infatti, il “mi piace” del social network dedicato alle foto non viene segnalato nel flusso di immagini di un altro iscritto; pertanto non può essere messo in discussione da nessuno, con commenti e condivisioni.
Anche i commenti restano in una dimensione maggiormente privata su Instagram: sono, infatti, circoscritti ad una determinata foto e non possono essere notati da altri, se non da chi analogamente ha lasciato un commento sulla foto in questione. Anche il sistema dei Tag in Instagram funziona in modo più mirato: la notifica arriva solo al diretto interessato, cioè a chi è stato taggato, senza coinvolgere gli altri.
Riservatezza ed intimità sono le due parole chiave che fino a qua riassumono la scelta preferenziale dei teenagers. Ma c’è un’altra motivazione importante che spinge Instagram al primo posto dei social preferiti dai teenagers: la qualità più alta dei contenuti. Su Instagram non si pubblica qualsiasi cosa, ma si fa una ricerca più attenta nella realizzazione del contenuto allo scopo di stupire in positivo i propri followers.
Si gioca con la fantasia e la creatività per pubblicare la foto o il video migliore: questo abbassa la frequenza della pubblicazione e quindi preserva gli utenti dall’essere travolti da un flusso di contenuti – anche di scarsa qualità – come invece accade su Facebook.