Vediamo nel dettaglio i dati dell’indagine e le regioni che portano l’Italia ad essere nelle ultime posizioni di questa graduatoria.
L’Italia e il problema della velocità di connessione
Che l’Italia debba ancora fare diversi passi avanti per quanto riguarda la connessione ad Internet e la velocità della stessa è cosa nota! L’ultima indagine, condotta da Akamai, ha messo in luce come nei primi tre mesi del 2017 siano stato poco più di 800 milioni gli indirizzi IPv4 di cui si è registrata connessione alla Akamai Intelligent Platform.
Il dato positivo è senza dubbio quello relativo alla velocità di connessione, visto che nei primi tre mesi di quest’anno il valore medio è arrivato a 9,2 Mbps, con un incremento di circa il 6% rispetto al valore del trimestre precedente, che diventa addirittura del 13% se lo si confronta con il dato relativo allo stesso periodo dell’anno scorso.
Se quest’ultimo dato, come detto, fa ben sperare per il futuro, non è però al momento sufficiente per dare modo all’Italia di recuperare posizioni a livello internazionale, visto che la sua sessantunesima posizione, risultato dell’anno scorso, è rimasta invariata.
Uno sguardo più approfondito alle connessioni in Italia
Se la strada da fare è ancora tanta, vi è comunque un dato positivo, ovvero quello relativo alla crescita del valore medio della velocità di picco. L’aumento, rispetto al medesimo periodo del 2016, è stato infatti di ben il 40%, arrivando ad attestarsi a 51 Mbps.
Questo aumento fa arrivare l’Italia al settantaquattresimo posto a livello internazionale. Riguardo alle tipologie di connessioni attive in Italia, va detto che vi non vi sono dei miglioramenti per quanto concerne le connessioni sopra i 4Mbps. In questo broadband il Bel Paese ha perso quota, scendendo alla ventinovesima posizione a livello globale, visto che rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso vi è stato un calo del 4%.
Tuttavia, questo dato va letto in positivo, visto che vi è stato un aumento delle connessioni sopra i 10Mbps, pari a quasi il 50% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Questa tipologia di connessioni, però, è ancora poco diffusa in Italia, se si considera che si parla di una percentuale pari al 25% del totale di quelle presenti in Italia.
Ancora più negativo è il dato relativo alle connessioni sopra i 15 Mbps: nel nostro Paese questa tipologia di connessioni non arriva infatti ancora nemmeno al 15%. Come si evince da tutti questi dati, la connessione veloce e ultra-veloce in Italia non è ancora diffusa in modo capillare e la strada da fare per portare il Paese al livello di eccellenza di altre realtà europee e non solo, risulta essere ancora decisamente lunga. La politica e il mondo dell’innovazione devono quindi rimboccarsi le maniche da subito per recuperare il terreno e il tempo perso.