Il Neuro-Web-Design è un grande progetto votato a soddisfare l’utente ma anche ad aumentare il fatturato dei vari siti dedicati ai viaggi e degli e-commerce, che sapranno meglio come dialogare e soddisfare le propensioni di ciascun cliente.
Il neuro-marketing e le ricerche: scopriamo di più
Una prima esperienza di studio di neuro-marketing, specifico per il settore turistico, è stata presentata durante il recente BTO 2016, quando Federica Montaguti e Luca Vescovi hanno mostrato una lista di soluzioni ed innovazioni finalizzate a progettare un portale online, in grado di comprendere meglio i gusti e le propensioni dei clienti.
La ricerca ha impiegato le nuove tecnologie di “eye-tracking“, ovvero lo studio dei movimenti dell’occhio e le conseguenti informazioni inviate al cervello durante la navigazione sulle pagine di un sito internet. Sono state analizzate a fondo le reazioni di 100 utenti che hanno accettato di sottoporsi all’esperimento e ai quali sono state fatte vedere immagini, offerte e soluzioni all-inclusive.
I risultati del Test: come si muovono gli utenti sul web
Il test ha messo in evidenza anche alcune preferenze degli utenti circa la costruzione del sito stesso. Innanzitutto, le reazioni della maggior parte dei tester hanno lasciato capire che il motore di prenotazione del sito deve essere posizionato nella porzione laterale sinistra della home page.
Se il riquadro in questione è situato nella parte sinistra dello schermo, infatti, l’utente medio impiega circa la metà del tempo ad individuarlo. Per quel che riguarda le immagini, invece, quelle osservate per più tempo sono state le foto che ritraggono persone. In media, lo sguardo degli utenti si è fermato su queste per oltre il triplo del tempo, se confrontato con quelle che inquadrano esclusivamente panorami e località.
Tuttavia, quando è stato chiesto loro quali fossero le immagini che ricordavano meglio, le persone non sono state citate quasi mai. Il rimando del sito principale ad un altro sito esterno in fase di prenotazione è fra le cose meno gradite dai tester. Si tratta di una scelta abbastanza comune fra i portali dedicati ai viaggi, ma i risultati hanno evidenziato quanto il disordine e l’apertura di ulteriori schede non siano cose apprezzate.
Il nostro cervello, infatti, non gradisce affatto gli ambienti sconosciuti e i repentini mutamenti. Si tratta di una reazione dettata dall’istinto e che spesso cozza con la ragione, ma che nell’immediato induce l’utente a chiudere la scheda e a prenotare altrove.
Uno degli elementi in grado di provocare immediato coinvolgimento e fiducia nel viaggiatore, sono le immagini che ritraggono i membri dello staff e i loro profili specifici. Nei prossimi mesi lo studio verrà approfondito, quindi allargato ad ulteriori ambiti, nell’ottica di una rivoluzione della morfologia dei siti, che si avvicineranno molto di più ai gusti e alle inclinazioni degli utenti.