Spesso, infatti, le traduzioni ottenute in automatico sono incomplete e talvolta scorrette, non essendo capaci di cogliere le numerose sfumature che una lingua può avere e, inoltre, potrebbero essere considerate come spam, rischiando di penalizzare i contenuti del vostro sito e, di conseguenza, di sfavorire la propria indicizzazione o peggio ancora il proprio posizionamento all’estero.
Un altro consiglio per “immettere” il vostro sito al di fuori dell’Italia è quello di considerare i diversi motori di ricerca utilizzati all’estero. Infatti, alcune nazioni preferiscono scegliere i servizi locali: negli USA Bing è uno dei più utilizzati, in Giappone preferiscono Yahoo, in Cina Baidu, in Russia, invece, usano prevalentemente Yandex. Sulla base di ciò, sarebbe auspicabile ottimizzare il proprio sito anche per questi motori di ricerca.
Se siete un ecommerce inserire anche valute estere o altri riferimenti utili. Gli utenti stranieri, infatti, devono poter conoscere anche questi dati.
È di fondamentale importanza conoscere anche le abitudini e le preferenze degli utenti delle altre nazioni.
Se è vero che “Tutto il mondo è paese” è anche vero che ogni Stato ha una cultura diversa, a cui dobbiamo necessariamente pensare se desideriamo promuovere il nostro sito in quel territorio.
Infine, se vogliamo davvero che il nostro sito decolli anche al di fuori della nostra penisola, dobbiamo pensare di utilizzare un dominio con estensione .de, .uk., .us per esempio.